Colpo di scena. Dal patto della “crostata” al patto della “birra”. I birrai di Per Siena tornano con Ceccuzzi. Come la strigano questa il Sellato Cannamela e Fiorino Iantorno?

Allora è proprio vero. Alla *federazione del PD* (ossia il partito di Ceccuzzi) *è scattato un allarme rosso mai visto prima d’oggi e la famosa strizza comincia a farsi sentire*. *Ricapitoliamo*. All’inizio fu il tavolo del centro sinistra, un ectoplasma che, di fatto, non è riuscito a partorire nulla (infatti fu valutato come fallimentare anche da Ceccuzzi stesso. Salvo lasciare al proprio posto chi del suo partito ne aveva condotto le danze. Ma, in fin dei conti, questo è *ilmetodo del PD, se hai fallito in un posto ti si promuove subito verso una collocazione migliore*. *Alla faccia della ricerca delle professionalità*). Nelle varie riunioni l’unica cosa che emergeva, leggendone i resoconti sui giornali, era una grande disorganizzazione. *Poi la svolta. Al tavolo entra a far parte Andrea Bellandi (esponente dell’associazione Per Siena*) che va lì nel ruolo di neo vice segretario comunale dei Riformisti. A quel punto passano *dalla disorganizzazione al casino più totale*. Rifondazione Comunista, SEL e l’Italia dei Valori lanciano anatemi e minacce di rottura
continue. *O Bellandi se ne va (e fate bene attenzione, non in quanto vice segretario comunale dei Riformisti, ma in quanto esponente di spicco di Per Siena*) o salta la coalizione. A quel punto, *la trovata geniale*. Una bella carta “etica” con la quale -secondo il pensiero dei fidi ceccuzziani – *impedire direttamente che Bellandi e Per Siena possano anche solo aspirare a mettere voce in capitolo*, il tutto condito da continui comunicati stampa da parte del Sellato Cannamela e del Rifondarolo Iantorno in cui, di fatto, *facevano passare i birrai di Per Siena come fossero la banda della Magliana*. Tira e molla, tira e molla alla fine Iantorno e Cannamela hanno la meglio (complice anche la strizza che ha Ceccuzzi di perdere voti a sinistra in favore di Laura Vigni con la sua lista Sinistra per Siena) e *Bellandi, Degortes & C. vengono fatti fuori, inibendo in particolar modo a questi due la possibilità
di candidarsi nella lista dei Riformisti.* L’anatema del PD e dei Ceccuzziani sui birrai di Per Siena sembrava invincibile. La massima concessione che li viene fatta è – molto democraticamente – che nessuno del gruppo storico dei birrai di Per Siena ci metta la faccia, ma, *generosamente, viene loro permesso di mettere un paio di persone iscritte a Per Siena nella lista dei Riformisti. Ma, dato che nessuno del gruppo vero potrà essere presente, la concessione equivale a non aver ottenuto un bel nulla*. Oggi il *nuovo colpo di scena*. Pare che l’anatema sia andato in stand-by (*mica penserete che i rapporti tra i birrai di Per Siena e Ceccuzzi si siano tranquillizzati davvero?*) e, così,* tutti noi leggiamo che il 10 maggio Per Siena organizza un bell’incontro con Mussari, Giuliano Amato e naturalmente Ceccuzzi*. Che strano: ma non avevano detto che Per Siena doveva stare fuori dai giochi, *dato che la sua presenza era elemento di rottura con Rifondazione, SEL e IDV?* Cosa faranno ora queste tre forze politiche? Ne prenderanno le distanze onde evitare di essere elettoralmente prosciugati del tutto dalla Vigni (*dimostrando così il casino che regna nella coalizione di Ceccuzzi*) o saranno costretti a stare zitti, ingoiare il rospo *e dimostrare al loro elettorato che nella coalizione di Ceccuzzi contano quanto il due di brisccola* e che li hanno fatti berciare bene bene e poi gliel’hanno tirata in tasca?
*La strizza di Ceccuzzi* deve essere *così tanta che*, alla fine, è stato *costretto a fare un passo indietro, abbassare la testa e calarsi le braghe anche
davanti ai birrai di Per Siena*. C’ha provato per mesi a cercare di spacciarsi come l’uomo forte nel panorama senese. Ma ora, alla soglia del voto e *con il cappello in mano dimostra una sola cosa: che politicamente non conta assolutamente nulla*.

Firmato
La Primula Rossa