Come in ogni classe politica che si rispetti è giusto che venga allevato un vivaio di forze fresche che, formatesi nell’arco di un pò di anni, garantiscano la continuità di una classe dirigente.
Ovviamente, e per non rischiare di farsi travolgere dalla rischiosissima deriva del peggior populistico giovanilismo, queste giovani leve dovrebbero formarsi accanto a chi ha fatto dei capelli bianchi la cifra della sua esperienza e saggezza.
Ma questo presuppone che alla base ci sia una dote difficilmente acquisibile senza i giusti strumenti intellettivi: e questa dote si chiama umiltà. E cosa potrebbe accadere, invece, se un gruppetto di giovanotti senza alcun tipo di reale esperienza né professionale né politica una bella mattina venisse investito del comando assoluto del partito con una tale enfasi da far loro credere che tutto d’un botto sanno cosa vuol dire fare politica (che non è scrivere quattro puttanate in un manifestino con cui fare volantinaggio)?
Semplice, accadrebbe il caos. Ed è quello che infatti sta accadendo nel PD senese. Seguite il ragionamento perché capiamo che può sembrare paradossale. Improvvisamente al segretario comunale del PD, il mite Mugnaioli, fanno firmare un comunicato con cui viene attaccato il solito Piccini (e che palle, su, almeno per una volta cercate di essere un pò più originali..). Ma fino a qui niente di nuovo. No, i comunicatori Ceccuzziani hanno voluto strafare e, già che c’erano, hanno attaccato anche il vice presidente della Banca Monte dei Paschi, l’Ing. Gaetano Caltagirone.
E, non ancora paghi, cosa hanno fatto? Hanno fatto scendere a sostegno delle loro tesi l’artiglieria pesante. E chi sarà mai, penserete voi. Quale alto professionista avranno assoldato per contrastare il vice presidente del Monte dei Paschi nonché vice presidente di Generali (che come hanno scritto peraltro anche loro, rappresenta uno degli uomini più potenti che ci sono in Italia e che nel Monte c’ha investito diversi soldini)?
Quale “potente” avranno smosso per dare il segnale che il PD senese conta ancora qualcosa e non è fuori da tutti i tavoli che contano davvero? Il Sellato Cannamela. E’ chiaro? A quando il PD sgancerà anche l’altra arma segreta, ossia Fiorino Iantorno? E poi i comunicatori ceccuzziani si stupiscono che anche sulle colonne dei maggiori quotidiani nazionali si cominci insistentemente a parlare di ballottaggio a Siena tra Gabriele Corradi (sostenuto da Piccini e da Martelli) e Ceccuzzi (sostenuto da Cannamela e da Iantorno).
I ragazzotti di Ceccuzzi (l’unica classe dirigente che gli è rimasta e anche gli unici che gli stanno facendo campagna elettorale, dato che non se lo sta filando più nessuno neppure tra i suoi compagni di partito) non capiscono perché sulla scena politica nazionale nessuno veda Ceccuzzi come in grado di prendere le redini di Siena in questo delicato momento.
Ma che strano … con un “delfinario” così nutrito (Perugini, Persi, Cannamela, Iantorno, Carli, Montibello) da cui Ceccuzzi può attingere per gestire le sorti della Banca, della Fondazione, dell’Università, dell’Ospedale, chissà come mai la gente in giro per Siena sta dicendo che
non lo vota … eh si, davvero un bel mistero …
p.s. a proposito, il PD ha già chiesto ai suoi consiglieri di amministrazione presenti nel Monte di dimettersi?
Firmato
La Primula Rossa