Per gli appuntamenti primaverili è stata rispolverata una vecchia fragranza “Malizia profumo d’Intesa”. Al via la “Nannuzzi”, ossia la ditta Nannini & Ceccuzz

Malizia Profumo d’Intesa“. Vi ricordate la musichina del vecchio spot televisivo? Pare proprio che la sua fragranza, con l’avvicinarsi di ogni tornata elettorale, riprenda a circolare in alcune stanze tra Siena e Firenze.
E’ davvero singolare, infatti, che sia nelle colonne de L’Unità
Toscana che su quelle del berlusconiano Il Giornale della Toscana (il cui editore è Denis Verdini) si trovi lo stesso identico taglio politico. A corredo di generici articoli in cui viene fatto l’elenco dei candidati che corrono alla carica di sindaco a Siena, in entrambi i quotidiani vengono messe due belle foto, una di Ceccuzzi e una di Nannini promuovendo la logica oramai stantìa che o voti da una parte o da un’altra come se l’offerta politica a Siena finisse lì.
Ai ragazzotti del PD senese che in un estremo tentativo tra l’arrogante ed il disperato hanno cercato di assimilare gli altri due candidati che corrono invece separatamente, può tranquillamente rispondersi che la vera ditta a Siena è un’altra, quella che porta l’insegna Ceccuzzi & Nannini.
Casualmente questi ultimi giapponesi del bipolarismo ad orologeria (PD e PD+L) si trovano “stranamente” concordi a intralciare la strada ad altri soggetti, inquinando in tal modo la campagna elettorale. Ma che strano. Come mai, dato che dicono che o c’è la destra o c’è la sinistra, Ceccuzzi e i suoi prodi non attaccano Nannini e si concentrano solo su Corradi e su Laura Vigni?
Non sono nemmeno originali, ogni volta viene ripreso dal cassetto il vecchio copione e fatto recitare agli attori di turno. Qualcuno di voi si ricorda negli ultimi anni che il partito di Verdini a Siena abbia fatto una strenua opposizione contro i DS prima e il PD poi? No? Neanche noi.
Nei resoconti sulla stampa che descrivevavno la conferenza di presentazione del candidato pasticcere abbiamo avuto modo di leggere che questo, forse colto da un eccesso di verve politica mai avuta fino ad oggi, ha voluto strafare facendo un accenno alle drammatiche vicende di politica internazionale che vedono scenari di guerra alle porte dell’Italia.
Peccato, però, che il pasticcere nell’occasione confuse  – sotto lo sguardo spaesato di chi lo ascoltava – la Libia con il Libano e, forse rendendosi conto dagli occhi di chi lo guardava che forse aveva detto una cazzata atomica, si riprese con un tecnicissimo “Si, insomma, dove c’è Gheddafi”. Sulla vicenda, qualche giornale riportando la macroscopica cavolata, ironicamente scrisse che il pasticcere tanto non si candidava a fare il Ministro degli Esteri.
Ora, anche se è vero che Nannini non corre per ricoprire il prestigioso incarico alla Farnesina è pur vero che in quell’affermazione ha dimostrato che il mondo della politica e della macchina amministrativa (ossia come si amministra e si manda avanti una città) gli è del tutto oscuro. Pensateci bene cari amici, e secondo voi un partito (quello di Verdini) che dovrebbe mirare a vincere fa scendere in pista una persona che forse a tutt’oggi ancora non ha la benché minima idea in cosa consista il ruolo per cui si è candidato? Via via, non prendiamoci in giro. E’ la riedizione del solito giochino, i Diessini vogliono un candidato debole per il Pdl che però nobilitano cercando di usarlo in funzione di contenimento di coloro che, invece, si pongono come alternativa vera, ossia la Laura Vigni per il popolo della sinistra di base e il Corradi per tutta l’area di centro e per quella moderata, non a caso è sostenuto oltre che dalla società civile tramite le Liste Civiche anche da partiti quali API-UDC-FLI.
Cari Diessini, prima di andare a lanciare chissà quali alchimie, guardate in casa vostra che la ditta Ceccuzzi & Nannini (o per meglio dire Verdini) èda quel dì che a Siena ha la sua sede legale.

Firmato
La Primula Rossa

1 comment so far ↓

#1 il santo on 04.21.11 at 14:19

Più che profumo d’intesa, mi pare più il puzzo di un tombino scoperchiato, ma non si accorgono del tanfo che sprigionano?