Ma come ha fatto lo possiamo sapere?

Il signore nella foto, ricandidato al consiglio comunale di Siena e per cinque anni in consiglio provinciale e altri cinque presidente del consiglio comunale, è in aspettativa per motivi politici da dieci anni. Era un dipendente dell’Università di Siena (ha fatto parte anche del CdA di Tosi insieme a Burresi e Iantorno) e oggi, nonostante fosse in aspettativa, è invece dipendente dell’Asl.

Ora questi uffici vorrebbero sapere da lui, visto che molti dipendenti universitari vorrebbero godere della mobilità intercompartimentale senza cambiare città, quali sono le procedure esatte da seguire. Che domanda va fatta all’ente che rilascia il visto? E quale invece all’ente ricevente? Bisogna produrre dei certificati? Qualche tessera? E già che ci siamo, visto che a questi uffici risulta che sia stata in Ateneo istituita una commissione per la mobilità, Piccini può dare qualche suggerimento oppure mostrare uno schemino?

Ci dica ci dica Piccini. Siamo qui ad attendere le sue risposte. Trovi due minuti durante la sua TERZA campagna elettorale per spiegare ai suoi ex colleghi come si fa a lasciare la barca che affonda. E magari, nel contesto, potrebbe dire anche qualche parola di solidarietà o addirittura spiegare perché né lui né il suo partito né l’amministrazione di cui ha fatto parte ha mosso un dito per l’Ateneo.

Siamo curiosi

Firmato

Cesare Mori

1 comment so far ↓

#1 cudera on 04.16.11 at 08:10

C’è poco da commentare, dico solo che chi vota, o peggio, continuerà a votare questa gente e la cricca che la sostiene ha dei seri problemi o, più semplicemente, non vuole salvare Siena