“Sono una vittima del sistema…. ce l’hanno con me … io non c’entro nulla … qualcuno mi aiuti e mi difenda dagli attacchi di Fratello Illuminato etc. etc. …”. Molti di voi nel leggere queste frasi azzarderebbero questo riferimento: Fratello Illuminato ha attaccato Silvio Berlusconi. E invece no. Le frasi teoricamente sono riconducibili alla prassi berlusconiana del “sono la vittima di un sistema che ce l’ha con me”; una musica a cui il Silvio nazionale ci ha abituato da sempre. Ma in questo caso “la povera vittima” non è Silvio, bensì Maurizio Boldrini.
Poverello lui e cattivoni noi. Per colpa nostra il genio di Via Roma 56 è finito sotto la lente d’ingrandimento, come nella famosa “parabola del microscopio” in cui il ricercatore inverte il suo ruolo: da ricercatore si trasforma in ricercato. O meglio , nel nostro caso specifico, da “comunicatore” si trasforma in un “comunicato stampa continuo” (oltre alla trasformazione in razzo missile). Per il Boldrini (ex responsabile tosiano dell’area comunicazione dell’università, ex rettore ombra, ex braccio destro e sinistro della nomenclatura berlingueriana-tosiana) i numerosi interventi apparsi sul Blog Fratello Illuminato rappresentano la fine del suo “impero della comunicazione” fatto di allievi sparsi un po’ ovunque, di giornali amici e di coperture politiche ben note, che vanno da Franco Ceccuzzi, Marzucchi Mauro fino a Lorenzo Rosso. Esatto, avete capito bene:è finito l’impero della comunicazione boldriniana.
Procurategli degli specchi nuovi perché Boldrini in questi giorni a forza di arrampicate ne ha consumati a camionate. I politici non gli rispondono e non lo “proteggono”; sui giornali nessuno scrive più “belle parole” per il grande genio, ma soprattutto non esiste più la “grande università” tosiana dove potersi nascondere e fare il bello e il cattivo tempo. Pero’ il genio non dispera: con qualche insistenza in più potrebbe convincere il suo amico Stefano Bisi a scendere in pista a difesa, con la stessa passione con cui quest ultimo sponsorizzava il rettore Riccaboni. Il Bisi vorrebbe aiutare il genio, in questi però è impegnato , non nella ricerca di “colpo di genio” ma in un “gran colpo da maestro”.
Speriamo che i “colpi” a forza di aumentarli non vadano ad infrangere definitivamente gli specchi a cui tentano di arrampicarsi entrambi.