Secondo voi, qualcuno dei comunicatori yes man di Ceccuzzi legge (e già questa sarebbe una notizia) i quotidiani nazionali? E se per puro sbaglio lo avesse fatto, avrà visto le dichiarazioni di Sergio Chiamparino, il quale in un’intervista radiofonica su Radio2 (non su Radio Lastra, tranquilli) si è lasciato sfuggire la frase il “Pd non ha futuro” poi rimodellata nel più diplomatico “il PD così com’è rischia di non avere futuro“? Comunque sia, mercoledì 9 marzo Sergio Chiamparino si è unito a Walter Veltroni e Matteo Renzi partecipando ad un convegno il cui tema, almeno dagli esiti sulla stampa, sembrerebbe essere stato la demolizione dell’attuale segretario del PD. In effetti il PD va a rotoli (oddio! Ecco a cosa serviva la “carta” allora). E chissà se i valenti comunicatori hanno letto la notizia dell’uscita di “Il domani d’Italia“, il nuovo magazine dell’area ex popolari ed ex Margherita. Ci concedete di fare i maliziosi come spesso ci accade? Non sarà che proprio a quell’area sta diventando sempre più necessario avere un proprio organo di informazione per cominciare a ricompattare le truppe in vista del D-Day del PD?
Conto alla rovescia per il PD. La sabbia nella clessidra sta finendo. E con quella anche lo stesso PD. I franchi tiratori di Ceccuzzi stanno già aspettando sulla riva del fiume
Marzo 17th, 2011 | Note redazionali
E’ inutile continuare a prendersi in giro; le frasi che qualche disperato dirigente del PD scrive del tipo “Il PD è un partito in formazione” o “Il PD è un partito giovane da costruire” e così via sono un’immane puttanata. Ma cosa volete costruire? Qui non ci sono più manco le macerie, c’è rimasta giusto la cenere; e, infatti, ad ogni ventata che tira un pezzo di PD vola via.
E’ fin troppo evidente che gli ex popolari ed ex margherita si stanno organizzando. Perché se fino ad oggi l’unico collante che teneva insieme il PD era lo spauracchio delle elezioni anticipate, ora che questa ipotesi sembra non esistere più l’unico legame che sta tenendo insieme ex Diesse ed ed Popolari/Margheritini sono le elezioni amministrative di maggio. Dopo di che, arrivederci e grazie, basta fare i separati in casa, ognuno vada per conto suo. Pensate, quindi, quale bello scenario aspetta i Diesse anche nel consiglio comunale a Siena. I Diessini, vadano come vadano le elezioni, si troveranno per forza di cose in minoranza in consiglio comunale. Il PD a Siena prenderà circa 12/13 consiglieri di cui almeno uno indipendente e 6 dell’area ex Margherita. Quindi, dato che il consiglio comunale sarà composto da 32 consiglieri, su quanti di questi potranno effettivamente contare i DS senesi? Circa 5, un pò pochini per incidere. Perché mica penserete che Ceccuzzi si fidi – e, soprattutto, si possa fidare – degli ex popolari ed ex margherita che entreranno in consiglio comunale? Ma pensiamo che questo lo sappia anche lui e magari sappia anche che gli ex margheritini consapevoli di questa sua debolezza, trovino tutti i modi (e agli ex democristiani non c’è da insegnargliele le birbate) per fargliela pesare e ricordargli che da solo non è in grado di andare da nessuna parte. Vedete, cari amici, il PD è sempre statoa trazione Diessina; è servito loro per togliersi di dosso l’etichetta di comunisti che da tempo li andava stretta.
Peccato, però, che anche agli ex margherita qualcosa da quando è nato il PD è sempre andato stretto: il PD.
Quindi anche quando il PD salterà per aria loro sanno che qualche approdo moderato lo ritroveranno sempre. E Ceccuzzi sa anche questo; nella sua solitudine sa che i franchi tiratori di casa sua sono già pronti sulla sponda del fiume ad aspettarlo.
Firmato
La Primula Rossa