Volete capirci qualcosa delle prossime elezioni amministrative senesi? Vi siete persi nella giungla dei neologismi e degli inglesismi? Avete bruciori di stomaco per aver mangiato troppo cinghiale in umido? Siete andati ad un evento organizzato dal PD ma dopo 5 minuti non ci stavate capendo più una mazza e pensavate di aver sbagliato ora e luogo?
Niente paura! Ci siamo qui noi pronti a corrervi in aiuto!
Ecco a voi un comodo dizionarietto, da portarvi sempre dietro, che vi aiuterà ad aprire uno spiraglio di luce nell’oscurità intessuta dagli esperti comunicatori del PD(S)!
yeah: eccola! la madre di tutte le parole chiave! La sintesi di tutti i principi ispiratori della campagna di comunicazione del PD! Può essere utilizzata in qualunque contesto e riempie immediatamente di gusto ogni frase e di sapore le vostre giornate. Esempio d’uso in un dialogo tipico:
“Sono un po’ preoccupato dalla situazione economica generale e dall’impatto che sta avendo la crisi anche sulla nostra città, specialmente sulle fasce più deboli della popolazione, che ne pensi?”
“Yeah! Grande! Mitico! Magico! Yeah!”
“Ma che sei scemo, ma hai capito che ho detto?”
“Oh yeah! Mitico! Magico! Yeah!”
yes-man (ma anche yes-woman): questi sono gli eroi del momento, i portatori di luce, coloro che innalzano i vessilli di ragione e razionalità fornendo la loro guida e consiglio al candidato sindaco del PD. Il loro senso critico è così sviluppato che a forza di annuire continuamente ad alcuni si stanno formando delle evidentissime piaghe sul collo, ad altri si sta direttamente svitando la testa e rischia di cadere.
spin-doctor: una specializzazione degli yes-man, esperti di comunicazione, in grado di cogliere perfettamente gli umori del cittadino elettore e di propinargli frasi fatte, stereotipi e banalità direttamente offerte dalla Perugina (che le ha scartate dai bigliettini dei Baci perchè sembravano delle cazzate micidiali anche a loro). In particolare, come il nome suggerisce (da to spin ovvero far girare) il loro obiettivo è quello di confondere talmente le idee al cittadino elettore, facendolo girare appunto come una trottola, da renderlo talmente confuso al momento del voto che, almeno per sbaglio, farà la crocettina sul candidato sostenuto da cotali geni.
workshop (plurale uorscioppi): meravigliose iniziative partorite dalle fervidi menti dei comunicatori del PD, possono abbracciare qualunque argomento, dalla pelota basca all’allevamento del procione delle Bahamas, l’importante è che siano completamente slegate da qualunque tema rilevante per il cittadino elettore e che si possano liberamente riempire di frasi ricchissime di parole prese dal qui presente dizionarietto. Pare tuttavia che il termine stia cadendo rapidamente in disuso poichè qualcuno degli esperti comunicatori, avendo incartato per sbaglio un panino con la porchetta usando una pagina del dizionario inglese-italiano, ha scoperto che il verbo to work significa… lavorare! Orrore! Terrore! Tremore! Disperazione! Dopo attimi di panico allo stato puro un comitato di esperti comunicatori ha deciso di bandire l’uso di un termine tanto sovversivo, casomai a qualcuno venisse la balzana idea di farli andare, appunto, a lavorare!!!
survey: sono i cari vecchi sondaggi, ma vuoi mettere quanto è più fico chiamarli così? Il loro fine ultimo e sommo scopo è quello di nascondere opinioni scomode e di evidenziare ovvietà innocue. I risultati dei survey si prestano bene ad essere presentati in chiusura di un workshop così si può tornare a casa tutti più contenti sentendoci molto più intelligenti.
forum: siccome workshop, per i motivi di cui sopra, suonava un po’ male, ecco che si introducono i forum, che funzionano più o meno alla stessa maniera, ma sono ancora più, cool, più trendy e naturalmente molto yeah! Piccola controindicazione, forum suona un po’ troppo pericolosamente di sinistra, è dunque allo studio un termine alternativo, il più gettonato pare essere “ritrovo del tutto inutile, talvolta provvidenzialmente cancellato dalla neve, in cui chi parla non sa cosa dire e chi ascolta avrebbe molto di meglio da fare“. Breve, semplice, efficace, in perfetto stile esperto comunicatore del PD.
brainstorming: il vero asso nella manica di ogni bravo yes-man, il grimaldello in grado di aprire qualunque porta e risolvere ogni questione. Di fronte ad un problema concreto solo gli sciocchi cercherebbero di risolverlo, ma il vero esperto comunicatore è in grado di fare molto meglio, convocare un workshop da dedicare al brainstorming, così che i main issue della question siano più focused. Più chiaro di così si muore no?
target: sì, avete capito bene, siete proprio voi, i cittadini elettori, che, come dice la parola stessa, fungete da bersaglio per le brillanti campagne di comunicazione del PD, i cui giovani, rampanti, comunicatori sperano di far con voi, appunto, il tiro al piccione.
social: da non confondere con derive sinistrorse ormai demodè, e dunque da usare ben distante dalla parola forum, denota il fulcro portante dell’intera campagna elettorale del PD. Un partito social, del volemose bbene, delle serate trendy, delle notti magiche, dalle idee cool. Insomma più che un partito un posto dove stare in allegria e tracannare un paio di gottini insieme, così da allontanare i cattivi pensieri che fanno male alla testolina del cittadino elettore!
2.0: ma certamente! Oggi è tutto 2.0! Bisogna guardare avanti, puntare all’innovazione, alla condivisione, fare rete, abbrustolire due salsicce già che ci siamo visto che sono finite e… come dite? Che c’entra il 2.0 con le salsicce? Ah… e invece vi pare che c’entri qualcosa con la campagna del PD?
core value: ma sì! Ma sì! I cari vecchi valori di una volta, le massaie che stendono la pasta, una caccia al cinghiale in un’oasi protetta, gli scolaretti che imparano l’alfabeto, i Rettori che mandano a troie l’Ateneo, i Buoni Padri di famiglia che licenziano una madre-single ma moltiplicano i posti nei consigli di amministrazione di una azienda di trasporto pubblico che era nata per ridurli.Insomma i valori che vengono dal cuore, anzi dal core!
iPD: dopo il successo di iPad, iPod, iPhone… sulla scia dei successi della Mela di Cupertino, ecco in arrivo il partito trendy e cool, ovvero l’iPD! L’iPD funziona anche senza pile e permette di ascoltare quasi ogni giorno della settimana un forum o di partecipare ad un workshop di sicuro interesse. L’iPD è dotato di molte funzioni tra cui un comodo registratore per potersi riascoltare all’infinito finchè non si finisce per credere alle minchiate che si dicono, una telecamera per distorcere la visione del pianeta al punto da perdere completamente il contatto con la realtà e, appositamente scaricabile dall’AppStore, iSegnaposto, una utilissima applicazione con cui potrete marcare sedie, poltrone e qualunque altro supporto per il deretano così da garantirvi una salda presa a prova di democrazia dell’alternanza!
di FitzChevalier Lungavista