“Basta con la tombola. Sospensione di’ irricreativo. Principia avviare i’curturale. Ecchi i’ tema. Pole la donna permettesi di pareggiare con l’omo? No! E ora si balla!”Al via un nuovo appuntamento del Forum della “Curtura” del PD senese

Mi è capitato di leggere una battuta di Matteo Renzi; pensare a quello che si legge a Siena ogni giorno e dire: Renzi ha proprio ragione. La battuta recitava “Parlare di comunicazione al PD è come parlare di sesso a catechismo, c’entra poco”. Mai frase fu più adeguata, specie quando ci imbattiamo in documenti o slogan partoriti dagli esperti comunicatori senesi che fanno daspin doctor a Ceccuzzi, dato che, tra i comunicati che scrivono loro e il linguaggio che viene parlato nella realtà dalla gente, c’è un divario profondo come quello sotto il ponte di Petriolo. Infatti, se il blog Fratello Illuminato è diventato una sorta di Dagospia in salsa locale, il PD senese sembra ogni giorno di più Zelig, la trasmissione fatta da comici condotta da Claudio Bisio.

Per non perdere l’abitudine, i prodi comunicatori Ceccuzziani hanno dato sfogo alle loro doti ancora una volta. La nuova occasione è quella del Forum della Cultura (che non sappiamo, se nella loro scala di valori burocratica, sia più di importante del workshop con uguale argomento o se lo sia meno rispetto ad un appuntamento tematico, ovviamente, anche in questo caso con argomento uguale. Per chi si fosse perso le puntate precedenti – dato che per l’ingarbugliamento che hanno creato non è affatto difficile – gli esperti comunicatori Diessini hanno organizzato prima un Forum, poi annunciato uno workshop, poi non paghi anche un appuntamento tematico sempre ricicciando gli stessi argomenti. Grande razionalizzazione del lavoro, non c’è che dire).

Sapete chi saranno le nuove protagoniste del Forum della Cultura? Tenetevi forte: le arti “performative”.  E che so’? Diranno praticamente tutti. Boh, però le parolone ai comunicatori Ceccuzziani garbano un monte.

Immaginatevi la scena. Il gruppetto di fedelissimi diessini Ceccuzziani, chiusi in una stanza piena di fogli, foglietti, fogliettini e appunti vari scappati fuori un pochini dai Forum, un pochini dagli workshop, un altri pochini dagli appuntamenti tematici; altri ancora dal famoso tavolo del centro sinistra. Ovviamente questo gruppetto di fedeli yes men con la maggior parte di queste cose non ci si raccapezza per niente. Ma niente paura. Nel caso qualcosa dopo tutti questi incontri non li fosse ancora chiara, possono sempre organizzarci sopra un bel road show itinerante.  Siamo, comunque, abbastanza certi che, questi esperti comunicatori tutti solennemente riuniti nell’angusta stanzina della federazione o in un’altra di qualche agenzia (più o meno) specializzata in materia, nel vano tentativo di dare un senso a tutta questa roba si saranno posti una domanda “ma tutte ste pagliacciate, che si so’ fatte a fare? Non era parecchio meglio se in tutti questi anni invece di starci a fare le seghe mentali in federazione s’era andati un pochino in giro a vedere come stavano andando le cose, dato che ad amministrare ci s’era noi?”. E invece, niente. Chiusi anni e anni nelle stanze; a confrontarsi solo tra di loro; i Diessini, i detentori del vero Verboquelli che si ricordano del confronto e della partecipazione solo quando sono sotto campagna elettorale, momento in cui, improvvisamente, cambiano faccia (per la verità alcuni di loro ci provano, ma con scarsi risultati) e diventano tutto ad un tratto aperti e bisognosi di sentire cosa pensa la gente. Ma che strano, sembra un po’ ad orologeria questo atteggiamentoQualcuno di voi si ricorda che – campagna elettorale a parte – i Diessini abbiano in tutti questi anni aperto un confronto davvero aperto e libero (senza mettere all’indice chi si fosse espresso in maniera critica o contraria al loro modo di pensare) in mezzo alla genteCeccuzzi non ha ancora bene chiara una cosa: è circondato dai c.d. franchi tiratori. Numerose persone che proprio per gliatteggiamenti che i Diesse sono soliti tenere con tutti, non aspettano altro che le cose si assestino – in una maniera o in un’altra – per arrivare poi al redde rationemtenerlo costantemente sotto scaccoE lui, con la squadra che lo circonda, non sarà in grado di sostenere nessun attacco. Perché, scusatemi la metafora politica un po’ forte, ma se anche dovesse per sbaglio vincere al secondo turno, il consiglio comunale diventerà il suo Vietnam, e sapete perché? Perché non potrà fidarsi praticamente di nessuno di quelli che entreranno come consiglieri, dato che( eccezion fatta per qualcuno dei suoi più stretti e fedeli, ma non capaci di supportarlo politicamente davvero) a parte la facciata, quasi ogni alleato ha una gran voglia di far si che Ceccuzzi sia il più debole possibile.

Ma questo Ceccuzzi ancora non l’ha capito: i suoi spin doctor non gli ci hanno ancora organizzato nessun workshop tematico, le “arti performative” sono passate in primo piano per i solerti comunicatori; la politica, per loro, può sempre aspettare.

http://www.youtube.com/watch?v=KPOEIbkqyIA

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La Primula Rossa