Entries from Ottobre 2011 ↓
Ottobre 31st, 2011 — Note redazionali
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Ottobre 25th, 2011 — Note redazionali
E’ abusivo
Ottobre 24th, 2011 — Note redazionali
Editoriale del Maestro James. I fatti di cui si parla e il “Villaggio della legalità” devastato
Ottobre 23rd, 2011 — Note redazionali
“fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”
(Dante Alighieri)
L’indifferenza e la responsabilità colpevole sono forme diverse dello stesso meccanismo contorto e distruttivo di una comunità civile. Coloro che rimangono indifferenti nei confronti del danno e del responsabile del danno, incidono sul declino o sulla deriva decadente di una città o di un intero Stato, con la stessa pesantezza di coloro che hanno commesso il danno. Anzi, in taluni casi, l’indifferenza è piu’ pesante del danno e proietta lo stesso danno nel tempo con forme peggiorative. Quello che sorprende sempre più è la mancanza di buon senso nel comprendere il vero livello di crisi e la dimensione profonda del disastro. Forse qualcuno si culla con la speranza di ricevere “risorse alternative dal sistema” sotto forma di premio di fedeltà per aver subito in silenzio o per aver garantito con l’omertà il realizzarsi del danno? Forse qualcuno spera di rivivere quel periodo di “qui si dissesta ma si mangia tutti” con rinnovato spirito di illegalità e di morte civile e morale?
Esiste una differenza tra i dissestatori dell’università e quei lunghi silenzi di “omertà” e “fedeltà” presenti dentro la stessa università senese? No!!! Non esiste differenza: sono colpevoli per il medesimo danno. Noi non siamo giudici, non facciamo esercizi di professione di fede e non dettiamo regole morali: QUI CI SONO I FATTI DI CUI SI PARLA. Pagine e pagine di vicende indecenti, dissesti, anomalie istituzionali, complicità e clientelismo: il blog Fratello Illuminato parla di fatti documentati (e documentabili!!) e non propone teoremi o supposizioni. Ci siamo occupati essenzialmente delle vicende universitarie perché eravamo e siamo ancora convinti che per risollevare le sorti della città si debba passare dal riconoscimento delle responsabilità del dissesto economico e morale e dal cambio dei vertici dell’ateneo senese, per non ripeterlo e per utilizzarlo come monito. E se rileggete sul nostro blog gli altri interventi di natura diversa dall’università vi accorgerete che i personaggi e i comportamenti sono gli stessi o simili della nomenclatura e gruppo di gestione dell’università. Abbiamo scritto e pubblicato tanti di quei fatti da ingolfare il web per un decennio. E sapete cosa ci sorprende alla data di oggi? Ci sono ancora persone che negano il dissesto e minimizzano il danno e addirittura si scagliano contro il nostro blog accusandoci di tutto e di più. Ci sono i dissestatori che si sentono addirittura offesi per i nostri articoli e minacciano querele; ci sono quelli che scrivono alcuni commenti al blog che sono peggio delle querele; ci sono quelli che ti fanno cadere le palle perché si infastidiscono per via di un errore all’interno un articolo. Ci sono i fatti e ci sono anche “questi”.
Chiariamo subito alcune questioni. Noi non siamo forcaioli e non pretendiamo la galera per taluni dissestatori, ma almeno allontanarli dai loro posti ci sembra il minimo. Sono spariti quasi 270.000.000 di euro: non si sta parlando di bruscolini. Noi non siamo universitari e non ci trovo niente di male nel dialogare con alcuni di loro e scambiare opinioni e valutazioni utili per la linea editoriale del blog. Qualcuno nei commenti al blog ha scritto che noi siamo dentro una guerra di “grembiulini”. E se anche fosse? Fino a prova contraria essere massoni non è un reato: dissestare un ateneo, praticare il falso in bilancio e la truffa invece sì. O sbaglio??
Noi siamo e non siamo. I Fatti di cui parliamo sono Fatti e non grembiuli. E noi non apprezziamo chi condiziona e si fa condizionare l’informazione.
Comunque in attesa di capire se a Siena esistono il codice civile e penale in dotazione ai magistrati senesi e quindi sapere che fine hanno fatto le inchieste, consigliamo ai nostri “disgustati e offesi nemici” di devastare il nostro blog. Se l’illegalità non esiste giustamente non esiste nemmeno una battaglia di legalità. Se l’illegalità esiste e se esiste anche un fronte di legalità per alcuni la via più semplice è negare l’illegalità e fermare il fronte della legalità.
Più o meno come la vicenda vergognosa e incivile accaduta pochi giorni fa ai danni del “Villaggio della legalità” dell’associazione Libera di Don Ciotti (http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_ottobre_22/latina-villaggio-solidarieta-1901906506866.shtml ). Nel nostro piccolo, proprio per classificarci, ci sentiamo un piccolo Villaggio della legalità. Meglio devastarci subito altrimenti i sensi di colpa di taluni potrebbero esplodere e rendere visibili le complicità di anni e anni di cattive gestioni e altre gestioni illegali.
Auguro a tutti una Buona Domenica e invio a nome di tutta la redazione di Fratello Illuminato un messaggio di solidarietà all’associazione Libera di Don Ciotti.
E infatti oggi chiudo il mio editoriale con le parole dello stesso Don Ciotti: ” Nessuno può pensare di vandalizzare e di fermare questo impegno delle tante realtà del posto che insieme con fatica, passione e responsabilità stanno realizzando percorsi di democrazia e giustizia sociale”.
Buona lettura a tutti indistintamente e soprattutto ai “lavoratori super stressati di lavoro” di Viale Franci.
Maestro James
Abolite il codice civile e penale perché hanno promulgato il “Codice Marignale”. Buona lettura ai magistrati senesi e ai giuristi del Palazzo dei Marescialli
Ottobre 22nd, 2011 — Note redazionali
Con il R.D. 16 marzo 1942, n. 262 Approvazione del testo del Codice Civile e pubblicato nella edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale, n. 79 del 4 aprile 1942 e negli anni successivi fino ai giorni nostri le successive modifiche.
Il primo Codice Penale dell’Italia unita, venne promulgato il 30 giugno del 1889, per entrare in vigore il 1 gennaio dell’anno seguente. Il codice penale attualmente in vigore è stato promulgato il 19 ottobre 1930 e anche in questo caso successive modifiche fino ai giorni nostri.
Il Codice Marignale invece è stato approvato il 21 ottobre 2011 e pubblicato sul Corriere Ufficiale (il giornale del Bisi) a firma del neo-giurista Claudio Marignani.
Il nuovo Codice Marignale è stato promulgato per sostituire gli attuali codici civili e penali in dotazione al tribunale, tra gli avvocati e professori di diritto di Siena. Non si esclude, in base alle voci di strada, una prefazione al codice a firma di Piero Tosi e Loriano Bigi e i commenti agli articoli delle varie sezioni del codice, da parte di Dino Angelaccio, Walter Gioffrè e Denis Verdini per la ristampa prevista il 9 dicembre.
Insomma una grossa novità per il panorama giuridico senese. E sapete il Marignani, nel suo articolo pubblicato dal giornale del Bisi, in quale contesto ha applicato la presentazione del suo codice? Naturalmente, vista l’amicizia con Riccaboni, nelle vicende dell’università di Siena. Il Marig(nani) è di un tempismo perfetto.
Ed ecco che per magia il giurista verdiniano Claudio Marig(nani) nel suo Codice Marignale per definire il buco di bilancio e il dissesto dell’ateneo utilizza il termine “peripezie” e per definire i reati di falso in bilancio, truffa e altre schifezze simili trova il coraggio di affermare che si trattava di gestioni “non condivisibili”.
Sappiamo benissimo che le categorie del “condivisibile” e del “non condivisibile” si applicano nella normale dialettica politica e istituzionale e civile, ma non dentro un quadro di legalità e di norme costituzionali. Sul dissesto non esistono posizioni da condividere o non condividere: i reati sono reati e gli oltre 200.000.000 di euro di buco sono certificati. Condividere o non condividere un par di palle.
Negare il dissesto è vergognoso e i traccheggiamenti da parte di chi deve sanzionare un’offesa alla Costituzione Italiana e alla dignità dei cittadini onesti.
Il Marignani e il Bisi si possono tenere ben stretti il loro caro Riccaboni e il loro Codice Marignale. E vediamo se prevale la lezione morale e civile qui ricordata http://www.youtube.com/watch?v=cqcOEVxBiUk&feature=related o questi altri http://www.youtube.com/watch?v=yfL7V2R02GE alla fine di questo mese di ottobre 2011.
Glossario della Repubblica Italiana
– Falso in bilancio: Con l’espressione falso in bilancio, o frode contabile, si indica la compilazione di false comunicazioni sociali ovvero una rendicontazione non veritiera e corretta dei fatti accaduti e degli indicatori di rilievo che dovrebbero essere espressi nel bilancio di esercizio.
– Truffa: La truffa è l’ottenimento di un vantaggio a scapito di un altro soggetto tramite l’inganno (nel diritto anglosassone si parla di “false rappresentazioni”). È un reato previsto dal codice penale italiano.
– Dissesto finanziario: L’istituto del dissesto finanziario è stato introdotto per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano con l’articolo 25 del decreto-legge 2 marzo 1989, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 1989, n. 144 e dall’articolo 21 del decreto-legge 18 gennaio 1993.
– Illegalità: atto che è proibito dalla legge.
Glossario del Codice Marignale.
– Paraculo: chi mette al riparo il proprio culo facendo il proprio interesse, senza darlo a vedere.
– Cricca: un gruppo informale e ristretto di persone che condividono degli interessi.
– Peripezia: Vicenda rischiosa, complicata o disavventura imprevista.