Non c’è che dire. Quando Stefano Bisi, per descrivere l’equilibrio del potere locale, coniò lo slogan Sistema Siena quale armonico groviglio di interessi disse una sacrosanta verità. Solo che Bisi, scrivendo in quel modo, crediamo che intendesse un qualcosa di positivo mentre noi, invece, no (anche se a tutt’oggi non ci capacitiamo di come Bisi potesse pensare che una espressione di tale fatta potesse evocare nella gente scenari da fiaba, dato che una simile descrizione tutto poteva far pensare tranne che a qualcosa di rassicurante. Pare, infatti, che nella federazione diessina la frase “Sistema Siena” del Bisi non sia piaciuta affatto).
PD(S) e il giustizialismo unilaterale. Forse per Pisaneschi indagato non riconfermata la presidenza di Antonveneta? Mentre sui 29 indagati in Provincia c’è il silenzio più totale da parte di Ceccuzzi e Bezzini
Febbraio 17th, 2011 | Note redazionali
Proprio ieri è capitato di leggere del rinvio a giudizio di Denis Verdini e Riccardi Fusi per l’oramai nota inchiesta dei c.d. Grandi Appalti. E nel leggere quei nomi ne è tornato alla mente anche un altro, quello diAndrea Pisaneschi, consigliere del Monte dei Paschi e presidente di Antonveneta, poiché anche lui, come apparso su tutti i quotidiani una manciata di giorni addietro, raggiunto da un avviso di garanzia. Mentre la mente ripensava alla vicenda in cui pare sia coinvolto Andrea Pisaneschi insieme a suo fratello Niccolò (come da notizie di cronaca dei maggiori organi d’informazione) è tornata in mente anche l’immediata presa di posizione del Partito Democratico di Siena (altresì detto PDS) attraverso la quale chiedeva, con tono fermo e perentorio, la verifica della compatibilità dello stesso Andrea Pisaneschi nelle cariche ricoperte nella Banca alla luce, supponiamo, del suo coinvolgimento in quel filone di inchiesta.
Già allora saltò subito agli occhi di tutta la città il solito senso giustizialista Diessino unilaterale, semprepronto a puntare l’indice verso chi non è dei suoi (vedi anche l’altro caso di Leonardo Pizzichi dove, anche in quella circostanza e a prescindere dalle responsabilità o meno, i soliti Diessini fecero uscire un comunicato stampa in cui dettavano la linea da tenere verso l’allora sindaco revisore del Monte all’epoca non ancora raggiunto da avvisi di garanzia) e sempre distratto quando in analoghe situazioni “inciampa” qualcuno dei propri iscritti più fedeli.
L’ultimo caso in ordine di tempo riguarda lo scossone giudiziario che ha coinvolto la polizia provinciale e l’ufficio caccia della Provincia. Scossone che vede indagate ben 29 persone. E scossone che, stando a quanto scritto sulla stampa locale, sembra coinvolgere anche l’assessore provinciale all’agricoltura Anna Maria Betti.
A questo punto ci chiediamo. Su Andrea Pisaneschi indagato è stato chiesto di fare le dovute verifiche sulla compatibilità della sua permanenza all’interno delle cariche ricoperte; verifica che aveva tanto il sapore si una richiesta di rimozione.
Cosa hanno intenzione di dire i puristi del PD(S), Ceccuzzi in primis, in questo caso?
Perché non escono, per coerenza, con un comunicato in cui chiedono di verificare la compatibilità della permanenza nell’incarico dell’assessore Betti con l’inchiesta portata alla luce dalla stampa? Oppure preferiscono perpetrare la solita logica dei due pesi e delle due misure?
Andrea Pisaneschi – lanciamo uno dei nostri soliti pronostici (per la verità fino ad ora sempre abbastanza azzeccati) – sarà molto probabile che da tutto ciò ci rimetta la poltrona della presidenza di Antonveneta con probabile non riconferma quando la stessa andrà, a breve, a scadenza. E chissà, nel medio periodo, se non dovrà lasciare anche quella di consigliere al Monte anzitempo.
L’assessore Betti, invece cosa farà? I Diessini detentori della moralità assoluta, pensano di prendere posizioni come hanno fatto con Pisaneschi o la logica dei due pesi e delle due misure, al solito, sarà quella che comanderà su tutto?
I senesi, a prescindere dalle proprie posizioni politiche ma solo per puro senso di obiettività, è bene che riflettano su questi comportamenti e valutino a fondo se è opportuno che chi agisce così prenda in mano le redini di Siena.
Firmato
La Primula Rossa
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Siamo a 77 indagati nel sistema Siena, a 100 c’è il bonus.