Quel disegno fallito del grande burattinaio e la gestione tragica dell’università nelle mani di Criccaboni e della condannata Ines Fabbro: dal concorso farsa fino al giallo sul DIPINT

riccaboni-fabbro1A proposito dell’articolo del Giornale di Gian Marco Chiocci sul Sultano di Stigliano (http://ilsensodellamisura.com/2013/01/20/universita-di-siena-u-chiachill-e-il-grande-vecchio/) Fratello Illuminato fin da subito, fine 2010, ha sventato il disegno di piena restaurazione diretto dal sultano di Stigliano con una campagna volta a bloccare la nomina di Tosi (quello che andava al solito posto) a professore emerito  e facendo la guerra alla mestraina condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro, sodale della dissestatrice Jolanda Cei Semplici. E crediamo ci vada riconosciuto un grosso impegno per contrastare questa banda di stiglianesi. Non stiamo nemmeno a mettere i link a tutti gli articoli sennò facciamo notte e ci linkiamo più della metà del blog.
Abbiamo messo in evidenza anche il fatto evidente che Criccaboni e Fabbro, che pure hanno saltellato fra tutti i politici possibili e immaginabili leccando più culi di un coprofilo incallito, sono persone di fiducia del chianino più triste dell’universo, il dimissionario e mai più sindaco Franco Ceccuzzi, legato a sua volte al Sultano di Stigliano. Vi ricordate di quando Ceccuzzi, alla festa democratica, pagata in parte dal MPS che ora taglia il protettorato, sosteneva: “Credo sia stato fatto un lavoro positivo, a partire dal direttore amministrativo”? Ecco!!!! Un bel capolavoro, davvero …
E che dire dei vecchi membri del cda Cucini e Morrocchi, fidi scudieri del Ceccuzzi, che hanno spalleggiato in tutto e per tutto la Fabbro e il Cricca?
E degli intrallazzi tra Criccaboni, Fabbro e Tomasi per nominare la Fabbro medesima e cancellare il salario accessorio?
E della corte di nani e ballerini al servizio esclusivo della Fabbro? I fabbroboys e le fabbrogirls fra cui spicca su tutti Moira Centini?
E del protocollo regionale sul Dipint che, a quanto si sente dire non ha ancora reso nulla perché chi di dovere non ha prodotto tutta la documentazione necessaria? Ma cosa volete fare? Come con la banca sulla quale tutti i giorni se ne scopre una?
Parliamoci chiaro: non c’è più niente da depredare in città, avete seccato tutto, quindi a questo punto c’è rimasta una sola cosa da fare: levarsi tre passi dai coglioni. Se qualcuno dormisse un po’ meno a quest’ora dovevate essere in qualche vigna o in qualche oliveta a guadagnarvi il pane. Tuttavia siete ancora in tempo: fuori i dissestatori dalla città e dall’ateneo. Avete perso tutti i referenti politici (1979 a votare per Ceccuzzi, nemmeno a Castelnuovo Berardenga!) locali e nazionali (il Sultano di Stigliano sputtanato malamente sul Giornale: ma che querela? Che c’è da querelare? Sono tutte sacrosante verità documentate e documentabili!). Sarà mica l’ora di togliere il disturbo e lasciar morire in pace l’ateneo? Forse se ve ne andate qualcosa si può ancora salvare. Voi no di sicuro!

P.S. Si potrebbe avere la grazia di leggere la relazione dei revisori dei conti oppure come cittadini che vedono sperperato il proprio denaro dobbiamo continuare a far finta di niente? Ma possibile che tra docenti, studenti e personale tecnico amministrativo nessuno sia curioso di vedere ‘sta relazione?