Elezioni Comunali 2011. Il candidato PD senza un partito alle spalle. L’isolata solitudine del PD(S) senese

Nei giorni scorsi fu Enrico Letta (vice segretario nazionale del PD), oggi è Sergio Chiamparino a dire che il matrimonio (o quantomeno un rapporto stabile) con il Terzo Polo s’ha da fare.
Dalle colonne de La Stampa di ieri, l’autorevole quotidiano torinese, Sergio Chiamparino nella sua veste di dirigente del PD butta il sasso ancora più in là e arriva addirittura a proporre un “Governo di scopo tra PD-Lega e Terzo Polo“.
E’ ovvio che in un momento di liquidità politica come questo non può esserci spazio per una gretta ottusità che tenda a lasciare tutto così com’è senza sforzarsi di proiettare il proprio sguardo nel futuro prossimo.
E nel futuro prossimo mi pare abbastanza chiaro che gli schieramenti, le coalizioni, lo scenario politico in generale, saranno destinati a modificarsi forse anche abbastanza radicalmente.
In questo senso, senza strumentalizzazione alcuna, riecheggiano come importanti e sagge le parole pronunciate ieri dal Capo dello Stato Giorgio Napolitanoquando di fronte al busto di Dubcek, lo statista cecoslovacco che si oppose all’invasione russa del suo paese nel ’68, ha detto “L’Italia si riconosca in un insieme di valori comuni” atteggiamento che faciliterebbe il superamento delle “antiche contrapposizioni ideologiche”. Non potevano essere espresse parole più lucide e più adatte al particolare momento storico che il nostro paese sta vivendo.
Nei momenti di difficoltà se veramente si vuole bene ad un paese o anche ad una singola realtà, bisogna dimostrare che si è politici non solo a parole mettendo da parte gli egoismi inopportuni che impediscono di agire per il bene comune.
Superare i recinti dei personalismi delle piccole o grandi cerchie da mantenere e avere il coraggio di buttare il cuore al di là dell’ostacolo, imponendosi di essere maturi e responsabili.
Calandoci in terra senese, ancora una volta tutte queste affermazioni danno spunto per fare delle riflessioni in vista delle elezioni comunali.
Chiamparino ed il Terzo Polo. Oramai non passa giorno che autorevolissimi dirigenti nazionali del PD studino nuove possibilità e nuovi spazi in cui poter rilanciare l’azione del partito. Rilancio che passa dai programmi (ancora pochi, per la verità) ma che passa, necessariamente, anche dalle alleanzeEd è chiaro che per allargare lo spettro delle possibilità servirebbe un accordo con l’area moderata rappresentata dal contenitore del Terzo Polo.
Ribadiamo, a livello centrale è un’ipotesi su cui il PD lavora costantemente, ma il PD(S) senese non l’ha ancora capito. O meglio. Può darsi che qualche sospetto lo possa anche avere avuto, ma non sa come fare.
Abbiamo già fatto, nei giorni passati, il nostro pronostico sui possibili scenari futuri.
E  in quegli scenari abbiamo sostenuto che comunque vadano le elezioni amministrative il PD(S) si troverà isolato e costretto a rivedere la sua cerchia di alleanze, con la componente ex DS alle corde perché scavalcata a sinistra dagli altri partiti che all’accezione “sinistra” (a differenza loro) non hanno mai rinunciato e a destra impossibilitata a dialogare con il Terzo Polo perché comprendente l’API, il cui segretario Regionale è Pierluigi Piccini.
Bravi, grande strategia.
I DS sono arrivati al paradosso che il loro spauracchio Piccini ha una linea politica coincidente con i vertici nazionali del PD e il PD senese, invece, è contro. Avevamo scritto che Ceccuzzi sarebbe potuto diventare un candidato senza un partito alle spalle. Questa ipotesi sembra sempre più veritiera.
Chiudo questa chiaccherata con voi citando le dichiarazioni che il segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani, ha fatto ieri in un’intervista su Republica “Mi rivolgo a tutti quelli che vogliono evitare la deriva plebiscitaria. Chiunque ragioni per me è un interlocutore. Quindi parlo anche al Terzo Polo“.
E’ un ragionamento politico che non fa una piega.
Ci chiediamo cosa ne pensi il candidato del PD(S) Ceccuzzi delle affermazioni del suo segretario nazionale.
Parlammo giorni fa del “voto inutile” ossia quel voto che potrebbe venir sprecato laddove andasse a chi non sarà nelle condizioni di garantire il mantenimento della medesima compagine di alleati per tutto il mandato.
Dopo la lettura dei quotidiani nazionali, non resta che confermare quanto detto.
Firmato
La Primula Rossa

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