Beniamino Deidda è il procuratore generale della Toscana. E’ stato uno degli insegnanti nel doposcuola fondato a Calenzano dagli allievi di don Lorenzo Milani e negli anni Sessanta ha fondato con un collega il Telefono Amico. In magistratura dal ‘ 63, è stato procuratore aggiunto a Firenze e procuratore a Prato. Oggi da procuratore generale dell Toscana esterna alcune riflessioni sul funzionamento della macchina giudiziaria.
“Abbiamo un sistema di notifiche che risale all’Italia agro-pastorale”, afferma Deidda e per risolvere il problema propone il sistema dell’informatizzazione. Noi aggiungiamo: a volte certe notifiche non arrivano perchè qualche magistrato traccheggia o gira lo sguardo da un’altra parte.
Giustamente il procuratore Deidda mette l’accento sulla carenza di organico in alcuni tribunali della Toscana e ci spiega che ci sono sprechi che possono essere risolti con una maggiore razionalizzazione e purtroppo la politica è in ritardo con gli interventi strutturali sul miglioramento della macchina della giustizia. Noi aggiungiamo: la politica è in ritardo perchè il malfunzionamento garantisce l’impunità alla casta. Detto questo vogliamo ricordare proprio per restare in Toscana che la colpa è anche di taluni magistrati che per chiudere indagini importanti ma con responsabili da sanzionare ben individuati ci mettono anni e anni. Basti pensare al dissesto dell’università di Siena, al concorso truffa del direttore amministrativo della medesima università, ai libri abusivi in onore di Luigi Berlinguer, al caso Astrea, alle elezioni irregolari del rettore(doveva essere interdetto e invece è sempre al suo posto). Questi casi risentono di lentezza non per carenza di organico. E vogliamo parlare del ruolo dell’ex sostituto procuratore di Siena Francesca Firrao?
Ricordiamo anche l’ottimo lavoro e i tempi veloci della procura di Firenze guidata dal procuratore Quattrocchi. Qui a Siena meglio sanzionare i blogger e gli autori di libri di denuncia.
Noi apprezziamo molto le riflessioni del procuratore Deidda. Speriamo che le stesse riflessioni vengano accolte per migliorare il lavoro anche dai colleghi. Una macchina delle giustizia che funziona agevola il miglioramento dell’intero sistema e ricrea fiducia nei cittadini. Oggi questa fiducia è a quote bassissime.
– Nella foto il procuratore generale Beniamino Deidda
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http://ereticodisiena.blogspot.it/2012/07/estra-tutto-posto.html