Vox Clamantis … Ovvero il vaticinio di Cassandra

Il pressoché assoluto silenzio che regna quasi sovrano nei vetusti palazzi di Siena mi origina un’angoscia senza limiti … Gli echi di rare voci corrono a rammentare che la città lentamente si spegne, senza clamori, senza che altri palpiti, altri aliti ammoniscano gli spensierati abitatori che di qui a poco della città resteranno solo rovine…Le catene della logica del mutismo e dell’oblio dovrebbero essere spezzate da coloro che, in prima istanza governano o in futuro vorrebbero governare la città. Si avanzano le candidature dei “soliti noti”, ma al momento non mi pare di scorgere nelle linee di principio un accenno alla sostanza dei fatti … I presagi non sono fausti, i segni di una decadenza, da pochi annunciata, sono ormai, temo, a tutti evidenti, tangibili oserei dire -visto che vi sono state manifestazioni spontanee di un disagio che sino ad ora non erano mai state di così ampia portata -. Con l’università morirà anche Siena, che ha prosperato anche sull’indotto originato dall’aver per secoli conservato uno Studio di eccellenza, eccellenza che ormai è ridotta ad una semplice chimera. Le sorti del Monte e della Fondazione non sono chiare e quando si percepiscono dei sussurri che preannunciano delle austere misure di risanamento siate certi che la sostanza dei fatti è assodata … Se questo si avverasse, se negli anni a venire, come temo, – e spero vivamente di essere tacciato a posteriori di soffrire di un pessimismo cosmico -, quanto resterà di una tradizione millenaria? Solo le vestigia muschiose e decadenti di un antico splendore che il visitatore ammirato non sarà in grado di risanare … Ed allora un appello mi sorge spontaneo… un richiamo che non si rivolge alle forze politiche, non a quelle economiche ma ai cittadini tutti, agli eredi di quei cittadini che fecero grande il Comune di Siena, alle contrade, ad ogni uomo di buona volontà che ritenga bastevole lo scempio già commesso … Signori Siena sta morendo! Vogliamo tentare di sottrarla a questa morte poco dignitosa? Saremo capaci di guardar oltre le liti da pollaio in cui sguazzano i politici di professione e di innalzare le barriere di una solidarietà generale? Forse questa potrebbe essere la via da percorrere…
Una preghiera: risolleviamo le sorti di Siena… non merita lo stesso destino di Castiglion che dio sol sa.
Uriel David