“Non vi sono solo peccatori, ma anche persecutori che opprimono e vittime del peccato che richiedono Giustizia”. Il testo dentro il virgolettato era uno degli elementi portanti del movimeno denominato “Teologia della Liberazione” nato all’interno del Consiglio Episcopale Latinoamericano. Naturalmente la Teologia della Liberazione è stata sempre osteggiata dalle gerarchie vaticane (forse preferivano e preferiscono occuparsi dello Ior e della carriera della nomenclatura “nera” dentro il vaticano). Veniva osteggiata perchè (come del resto vengono osteggiate tutt’ora le forme di critiche teologiche all’interno della Chiesa cattolica) i vescovi latinoamericani preferivano occuparsi della povera gente, degli ultimi e del messaggio cristiano libero da orpelli fanatici e da interpretazioni di potere.
Del resto anche oggi, da laico, nel rispetto delle libertà di ognuno, a un prete che sfoggia macchine di lusso e simboli di potere preferisco rispettare solamente un prete che umilmente manifesta la propria coerenza con la figura e il messaggio di Cristo.
Ci dissociamo fermamente da chi utilizza certi giornali (definiti laici) per celebrare le gesta della nomenclatura curiale. A buon intenditore poche parole….