Si può prendere in giro una persona per sempre, oppure una massa di persone per un po’ di tempo, ma non si possono prendere in giro tutti per sempre. Il PD a casa (parte prima)

Rompere gli schemi, andare al di là di logiche stantie che non sono più rispondenti alla realtà, buttare il cuore al di là dell’ostacolo, non pensare che le cose non possano mai cambiare: prendete pure la frase in cui vi riconoscete meglio, ma per favore, se volete che Siena cambi passo, non votate Ceccuzzi. E, soprattutto non sottovalutate mai una cosa; il cambiamento, sarà retorico da dirsi, ma passa davvero per ognuno di noi; passa attraverso l’espressione di un voto che vada contro a certe logiche e a certi atteggiamenti. Rifletteteci amici, ma se i veri protagonisti della coalizione di Ceccuzzi che inneggia al nuovismo sono quelle stesse figure che spadroneggiano a Siena da decenni, ma quale cambiamento e rilancio pensate che siano in grado di garantirvi? Su, non prendiamoci in giro, rivedano completamente la loro campagna di comunicazione e la smettano con questa farsa della discontinuità da un qualcosa di cui sono stati gli unici artefici.Capiamo che si tratta di ragionamenti già fatti, ma pensiamo sia opportuno rendersene conto per bene. Qualcuno di voi sta vedendo sulla scena politica qualche politico di area ex Margherita che esprime un proprio pensiero? No? Infatti, neanche noi. Perché, viene da chiedersi? Ad essere maliziosi verrebbe quasi da pensare, che abbiano stretto il solito patto di ferro con Ceccuzzi e, quindi, per quanto li riguarda sia già tutto sistemato e le loro personalissime esistenze siano bell’e garantite. Quindi pazienza se il loro elettorato di riferimento non li sente, non li vede e non condividendo lo schiacciamento a sinistra imposto da Ceccuzzivorrebbe sentire una loro voce fuori dal coro. I loro posti sono già stati contrattati e se questo vuol dire rinnegare se stessi e la loro storia politica, beh, un CdA può valere qualche sacrificio. C’è un però ed è il loro elettorato. E’ probabile cheabbiano perso un po’ il polso della realtà e che, per questo, si siano convinti che i vecchi democristiani (storico elettorato di riferimento specie di qualche anziano esponente ex Popolare ed ex Margherita) votino a prescindere, trascurando il fatto che, per l’appunto, quei vecchi democristiani se c’è una cosa che non hanno mai potuto vedere sono “i comunisti” (appellativo con cui ancora oggi gli esponenti della ex Margherita chiamano i compagni Diessini, Ceccuzzi in testa). Quindi, vedersi rappresentare da un Fiorino Iantorno di Rifondazione Comunista non ci sta proprio (anche se va detto che più che appartenere a Rifondazione Comunista, appartiene al partito di se stesso). Mi spiegate per quale assurda ragione un elettore moderato dovrebbe scegliere di votare qualcuno che si professa moderato ma pur di garantire un posto a se stesso accetta di appiattirsi su posizioni e su linee politiche ed amministrative di estremismi non controllabili?

Vediamo un po’, ma secondo voi, un senese di area moderata e di centro, in chi si identifica di più, nel chianino Ceccuzzi o in Corradi?

Firmato

La Primula Rossa