A questo articolo sul Corriere della Sera chi replica?

Mario Gerevini per il “Corriere della Sera”

Gli intrecci senesi talvolta sfiorano il paradosso. Può una banca essere al tempo stesso creditrice e debitrice di se stessa e autopignorarsi? La risposta è alla periferia nord di Roma dove si sta realizzando una grande operazione immobiliare. Il progetto della Eurocity Sviluppo Edilizio prevede la costruzione di un quartiere residenziale con 4 torri da 16 piani alte 61 metri più altre tre torri minori e 7 edifici; 253 mila metri cubi su un’area di 65mila metri quadrati. Eurocity apparteneva a una società della famiglia Ligresti, la Im.Co., indebitata (80 milioni) con Mps e Intesa Sanpaolo.

All’inizio del 2010, con i Ligresti già in difficoltà, Eurocity viene rilevata per 110 milioni (debito compreso) da una newco, la Casal Boccone, che si fa carico di onorare un vecchio (2007) preliminare d’acquisto della Sansedoni (braccio immobiliare di Fondazione Mps). A quel punto il finanziamento passa di mano e tutte le garanzie rinnovate: terreni ipotecati e pignorato il 100% della Casal Boccone, nuova proprietaria dell’area. Le banche, si sa, vogliono garanzie. Solo che in questo caso è un circolo vizioso.

La Casal Boccone, beneficiaria del finanziamento da 80 milioni (euribor a 6 mesi +1,75%, Mps banca agente), altro non è che un veicolo controllato al 67% dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e al 22% direttamente dalla sua banca. Resta l’11% in capo all’Unieco di Reggio Emilia. Sembrava un assetto provvisorio, ma oggi è ancora così. E in caso di inadempienza di Eurocity-Casal Boccone, ovvero di Fondazione e banca? All’articolo 12 del contratto si dice che Banca Mps può «intraprendere ogni azione giudiziaria …». Per tutelarsi sarà inesorabile contro se stessa.

4 comments ↓

#1 Bastardo Senza Gloria on 03.27.12 at 21:40

Si chiama cannibalismo finanziario. E’ la base da cui provengono i cosidetti prodotti derivati, quelli che hanno innescato le varie bolle finanziarie mondiali, e hanno creato dei mostri senza capo ne coda.
Buonanotte.
Tanto c’è l’ABI che sorveglia, quindi di che cosa vi preoccupate……………o no.

#2 Rassegna stampa – Monte dei Paschi presta i soldi a se stesso!!! Ma che giocano al MONOPOLI? « IL SANTO NOTIZIE DI SIENA on 03.28.12 at 12:53

[…] A questo articolo sul Corriere della Sera chi replica? […]

#3 Pasquale on 03.28.12 at 18:53

NO CARO AMICO SI CHIAMA PRENDERE PER IL CULO LA GENTE;
NON LA GENTE QUALSIASI MA QUELLA VERA QUELLA CHE LAVORA,SI IMPEGNA, LI VOTA PERCHE’ SI FIDAVA, ORA VUOLE INVECE FARLA FINITA CON QUESTE STORIE,SI SONO UN PO’ STUFATI DELLE PRESE IN GIRO E VOGLIONO CHE QUESTE PERSONE TORNINO A FARE QUELLO CHE SAPEVANO FARE CIOE’ NULLA……!!!!!

#4 Prometeo Salvani on 04.02.12 at 03:04

C’è poco da commentare. Non è una notizia, nel senso che è normale prassi operativa per una banca finanziare una società a cui partecipa nel capitale con quote di minoranza (quante partecipate finanzia Medibanca, da Generali a Corsera? la stessa MPS, insieme a Intesa e Unicredit non sono forse al tempo stesso socie e finanziatrici di Risanamento? E Intesa di Alitalia). Non credete che sarebbero gli azionisti di minoranza della banca (ben rappresentati nel CdA) a pretendere l’escussione delle garanzie se un domani fosse nell’interesse della banca? l’articolo che avete ripreso è un avanzo di cucina che non dimostra niente, piuttosto insinua senza fondamento. Stando ai risultati della banca appena pubblicati c’è ben altro di cui preoccuparsi, e non è la dimensione della perdita consolidata a preoccupare quanto quella dell’utile civilistico, preludio alla distribuzione di un dividendo pur in una situazione di tale gravità.