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Qualcuno spieghi allo Statista di Bientina che il codice penale è composto da oltre settecento articoli

Qualcuno dovrebbe cercar di far capire a Enrico Rossi che il Codice penale italiano non prevede un solo reato, le tangenti, ma consta di oltre settecento articoli. Lo abbiamo capito che dopo Penati (che non ha rinunciato alla prescrizione come aveva spergiurato) lo Statista di Bientina pensi che esistano solo le tangenti, ma non è così. E infatti ci troviamo davanti a delle dichiarazioni insulse (ed espresse in un italiano a dir poco zoppicante) come la seguente

”Che la Procura indaghi è il suo mestiere. Mi pare però che abbia anche detto che non ci sono tangenti. Mi preoccupano invece molto di più i condizionamenti e i vincoli della comunità europea. Chiedo che si trovi il modo perché non si perda questa realtà”.

Ma lo ha capito o no Rossi che la Toscana è stata rovinata completamente dai suoi compagni di partito (collusi con i verdiani del PDL, come al solito, ci governano insieme da due anni sicché …) e che, anche senza tangenti sono stati sputtanati oltre 19 miliardi di euro e che si andranno a perdere, non solo in Toscana, ma prevalentemente in Toscana 5000 posti di lavoro, sempre per colpa sua e del suo partito? Anche alla ASL di Massa non si parla di tangenti, ma lui, per esempio, è indagato. E poi che tutti i giorni la Procura di Siena apre un fascicolo sulla gestione che il SUO partito ha fatto della Banca lo sa Rossi oppure no? E che l’insider trading, l’aggiotaggio, il falso in prospetto, il falso in bilancio (che non è affatto depenalizzato) sono reati altrettanti gravi delle mazzette? E che oltre a quelle penali esistono responsabilità politiche e sociali lo sa o no? Ma perché non sta un po’ zittino e la smette di fare il pagliaccio? Farebbe più bella figura.

Siete di una tristezza unica

Sono di una tristezza unica: quelli che hanno la faccia tosta di continuare come se niente fosse successo, quei giornalisti (pochi, forse uno solo) che hanno la faccia tosta di continuare con gli spottoni per quelli della faccia tosta precedenti e quelli che dovrebbero dire stop e rimangono in silenzio. Forse sarà Pizzetti, forse sarà Cheli, forse sarà De Mossi, forse nessuno dei tre; forse un altro nome nuovo. Ci dividiamo su chi propone questi nomi e ognuno sponsorizza l’uno piuttosto che l’altro. Ma leggere che ancora ci sono quelli che propongono il solito Roberto Barzanti alla presidenza della fondazione MPS è veramente un oltraggio alla dignità delle persone e della città. Un personaggio che ha goduto del groviglio e ne tesseva le lodi e infatti il suo grande sponsor è il candidato cantore del groviglio e ci stupiamo anche del fatto che il corriere fiorentino continui a riservare spazi per i soliti articoli ripetitivi e noiosi del Barzanti. Ma fatela finita che siete di una tristezza unica. Dobbiamo fare l’elenco a cominciare dagli affitti per raccontare il ruolo del Barzanti nel groviglio armonioso? Vi dovreste vergognare anche per altri motivi: ci sono le prove, anzi ci sono i danni, della gestione disastrosa del groviglio in questa città; ci sono le diverse schifezze istituzionali dall’università alla banca che testimoniano che siete tutti da archiviare come personaggi di un pessimo passato politico, giornalistico e gestionale. Siete ancora lì fermi con la speranza di tramestare come prima, di servirvi della città per accontentare il vostro ego. Senza quel groviglio che ha dissipato miliardi di euro sareste stati quei personaggi tristi come ora che ballate sui danni fatti alla città. Tanto a voi non vi esternalizza nessuno, a voi non vi chiudono i negozi, a voi non vi salta il posto di lavoro. Se Il Barzanti e il Bisi pensano di rappresentare dei consensi allora si dovrebbero candidare alle elezioni altrimenti fatela finita di giocherellare con la città. E visto che ci siete portatevi anche il Criccaboni, avete molte affinità con il genio dell’economia. E attenzione a non forzare troppo la corda con le pressioni improprie e con i giochini contro le persone perché tutti sanno tutto.